06 aprile, 2012

Il mio volto


Sono dei giorni strani...molto strani. I ricordi sembrano ricoprire la mia mente della stesse cenere e polvere, respirata tre anni fa. L'Aquila. Le tendopoli si stendevano in lungo e in largo lungo tutta la città, come sempre accade quando c'è un disastro di quelle proporzioni.


Tre anni fa incominciava anche il mio viaggio. Incominciava da delle stupide chiacchierate in chat e proseguiva con notti passate insonne. Un po' come sta succedendo adesso. I giorni antecedenti al mio compleanno sono giorni che mi rendono apatico, mi infastidiscono quasi, come se il mio mondo non appartenesse a questa sede.
Io mi sento come l'Aquila...sempre in volo. Cambio zona quando sono stufo di sentire le parole stuprate delle menti malate di qualche infelice. Io sono uno zingaro. Nomande e felice di esserlo. Non dico mai "addio", ma solo e soltanto "arrivederci" a mai più. Lo dico anche a quelle persone che mi hanno accompagnato anche solo per un pezzetto...per quanto piccolo è sempre un gran bel camminare.


Mancano quattro giorni al mio compleanno...quattro giorni costituiti da tante rovine e da altrettante meraviglie. Non sono laureato in archittetura, ma il progetto più bello è sempre quello che devo ancora incominciare. Ci sono tante persone che ancora potranno essere interessate a questi progetti che come fulmini e tempeste si scagliano su di noi ormai troppo stanchi. Stanchi di guardarci alle spalle da tutto e tutti, stanchi di voltare il viso all'insù per chiedere a Dio se esiste il bene e perchè esiste il male. Nell'arte abbiamo sempre cercato di rappresentare il bene e il male e non ci siamo mai riusciti a fotografarli con esattezza.


Di fronte ad una nuova vita, infatti, ci sentiamo entusiasti come se stessimo disegnando un mondo con nuovi impulsi e nuovi desideri. Ben presto, però, scopriamo che tutto il nostro camminare non è servito a niente e il nostro giungere da qualche parte servirà ancora a meno. L'impulso del mondo...è il mio cuore. L'idea del mondo...quella che devo ancora pensare. Non c'è razionalità, non c'è ragione in quello che sto dicendo.


Sono le sette mezza. Il diluvio su Torino sta per terminare.
Molte riflessioni sono nate dal rumore della grandine e dei tuoni.
Oggi....venerdì santo. Secondo giorno del triduo pasquale.
"Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra."
Queste parole sono parole sacro-sante e per questo alla fine di questa riflessione le ho volute inserire, come preghiera alle molte persone che ancora devono trovare la loro strada, che devono trovare il loro cammino e devono ancora trovare il loro tesoro.
Buona Resurrezione a tutti!

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